Sarà che dopo una settimana a Cuba i ritmi rallentano moltissimo e si riassapora il gusto della calma, ma a ripensarci averci messo 3 ore per scegliere un quadro sotto il sole rovente di metà pomeriggio in un giorno afosissimo è stato un po’ folle.
Dopo aver girato per tutto il giorno per la città Vecchia e aver perlustrato le viuzze centrali decine di volte, verso metà pomeriggio, tornando verso l’hotel ci siamo addentrate nel mercatino dell’Havana Vecchia.
Non ho contato le bancarelle perché erano talmente tante che si perdeva il conto, suddivise in “corridoi” ognuno a tema; la parte dedicata agli artisti è quella che ci ha sfiancato maggiormente, anche perché completamente al sole e con tutte quelle tele che esalavano odore di colori a olio…c’era da stordirsi.
Quadri bellissimi, di moltissimi colori, molto allegri solari , originali, proprio in linea con gli artisti, che seduti di fianco propongono con tanto orgoglio i loro capolavori.. e poi invece molti quadri più classici, con le tipiche figure caraibiche che ho visto anche a Santo Domingo, e migliaia di immagini di Havana e della Boteguita del Medio, con davanti le classiche auto americane anni 50.
Si ha veramente l’imbarazzo della scelta perché in molti casi sono davvero pezzi unici in cui l’artista ha messo veramente tanto del suo vissuto in un paese particolare, ma per fortuna per noi i prezzi sono ancora accessibili e alla fine, dopo tanta indecisione, sono riuscita a portare a casa 2 quadri per continuare la mia tradizione di un quadro per ogni viaggio.
Ho fatto fatica a scegliere ma quello che ho preso, riguardandolo in questi giorni di pioggia milanese, mi fa venire in mente il sole dei Caraibi che splende anche e soprattutto nella gente, sempre disposta a regalarti un sorriso.