Il Piemonte è una delle regioni italiane più famose al mondo per la produzione di vino. La fama di questo prodotto, a differenza che altrove, qui non è legata tanto ai numeri e alla quantità quanto piuttosto alla straordinaria qualità.
Il Piemonte, infatti, è al primo posto in Italia per quanto riguarda la qualità dei suoi vini, sia bianchi che rossi.
Il vino piemontese: una tradizione millenaria
La qualità del vino piemontese, tuttavia, non è affatto una scoperta recente. Sono almeno due le possibili motivazioni alla base della grande qualità del vino piemontese.
Da una parte, sicuramente la qualità del vino è merito della grande tradizione enologica di questa regione. Fonti storiche e storiografiche, infatti, testimoniano come l’arte di fare il vino in Piemonte abbia radici antichissime, addirittura millenarie. All’inizio del XIX secolo, infatti, è stata rinvenuta un’antica cantina (oggi restaurata) che risalirebbe addirittura al I secolo d.C.
Questo spiega da un lato che la passione enologica degli abitanti di questa regione è millenaria; dall’altro la qualità del vino prodotto. Un altro elemento fondamentale per la qualità del vino piemontese è sicuramente il territorio in cui vengono coltivate le viti.
La maggior parte dei vigneti, infatti, è adagiata sulle colline piemontesi laddove la raccolta delle uve è più difficile e- di conseguenza- più costosa per i produttori.
Proprio i costi elevati della raccolta, infatti, spingono gli imprenditori e gli enologi a puntare tutto sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Un vino diverso per ogni provincia
La qualità rappresenta senz’altro il comune denominatore del vino piemontese. Tuttavia, in Piemonte non tutti i vini sono uguali. Ogni provincia, infatti, è specializzata nella produzione di un particolare tipo di vino.
Le differenze tra un vino e l’altro sono legate soprattutto alla variabilità del clima e ai diversi tipi di coltivazione.
Tra le centinaia di tipologie di vino prodotte in Piemonte, vi è una varietà molto particolare di vino rosso, dal sapore forte e il colore scuro, che si adatta alla lunga conservazione e si sposa perfettamente con la cucina piemontese, fatta anch’essa di sapori forti che vanno dal tartufo alla carne di maiale.