2.250 bottiglie di grande pregio in vendita per una buona causa
Tempo di Covid, tempo di difficoltà. E così l’enoteca Pinchiorri, famosa enoteca di Firenze, mette all’asta così tante bottiglie per pagare le ferie ai propri dipendenti.
“Facevamo ogni giorno tra i sette e i dieci tavoli di clienti degli alberghi. Oggi a Firenze il turismo è fermo, tanti hotel non hanno nemmeno riaperto. Abbiamo scelto di tenere il ristorante attivo tre giorni a settimana, da giovedì a sabato”, racconta Giorgio Pinchiorri, il titolare, al Corriere della Sera.
Il 12 di settembre si terrà a Londra l’asta dedicata completamente ai suoi vini da parte della casa d’aste americana Zachy’s (specializzata in vino): 2.250 bottiglie di vino (facenti parte della vasta cantina con oltre 60 mila bottiglie creata in oltre 50 anni di collezionismo) organizzati in 864 lotti divisi tra vini italiani e francesi per un valore base di 2 milioni di euro. Che andranno ad aiutare i suoi 51 dipendenti che lavorano con lui da almeno 10, 15 anni.
In azienda ci sono accumuli di 30, 40 e 50 giorni di ferie e a prescindere da come andrà l’asta, l’idea di Giorgio è quella di liquidare gli arretrati nella busta paga di dicembre e quello che avanza, se avanza, verrà usato per ristorante e cantina.
La paura che la crisi prosegua per altri sei mesi almeno, ha fatto così ingegnare chi crede ancora nei suoi dipendenti e non vuole lasciarli in difficoltà, ma premiarli per la loro fedeltà e il loro impegno.
“Prima di mettere le mie bottiglie nelle casse di Zachy’s e di vederle uscire dalla mia cantina le ho baciate una ad una e ho pianto, sia con gli occhi che con il cuore. Me ne sono innamorato negli anni Sessanta. Ho scoperto la figura del sommelier e non ho desiderato fare altro nella vita”, si legge nell’intervista al quotidiano nazionale.
Tra i lotti più di valore si registrano le due magnum di Vosne-Romanée Cros-Parantoux Reserve Henri Jayer 1999 con una base d’asta di 60 mila -100 mila sterline e due bottiglie di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 1990 con base d’asta di 24 mila – 32 mila sterline, tutti grandi rossi della Borgogna.
L’enoteca Pinchiorri è nata nel 1972 come “Enoteca Nazionale”, negozio dove si potevano comperare bottiglie abbinate a taglieri di formaggi e salumi toscani, in un palazzo storico di via Ghibellina. Cinque anni dopo, nel 1979, diventa un vero e proprio ristorante, con in cucina la moglie, la francese Annie Féolde. Dagli anni ’80 spicca il volo e tutto diventa molto più ricercato e pregiato tanto che iniziano ad arrivare le stelle Michelin, che dal 2004 ad oggi, continuano a rimanere ben tre. Anche voi volete acquistare delle bottiglie? Bhe se non potete partecipare a un’asta potreste sempre utilizzare Enosearcher il portale che permette di trovare le offerte più basse del web per i vostri vini preferiti!