Per essere precisi il termine proviene dal verbo inglese to trek, che significa fare un lungo viaggio camminando piano.
I benefici:
Indice dei Contenuti
I benefici delle camminate all’aria aperta e a contatto con paesaggi naturali sono davvero innumerevoli. La lentezza è uno dei cardini di questo sport che costringe a rinunciare alla comodità e alla velocità, aiuta a liberarsi, almeno temporaneamente, dalle fonti di stress e a rilassare la mente.
Chi può farlo
Come in ogni sport, la condizione fisica è sicuramente una parte fondamentale per praticare attività fisica e porsi obiettivi sempre maggiori. Non è poi così imprescindibile , perché è una attività soprattutto psicologica: chi dimostra resistenza e pazienza, tenacia e volontà, può affrontare bene le difficoltà del trekking. E’ uno sport adatto ai giovani (per introdurli alla scoperta della natura), agli adulti (per trascorrere un week-end in famiglia e all’aria aperta), ai professionisti (per staccare la spina dalla routine quotidiana), ai 50enni che vogliono rimettersi in forme e ai giovani per mantenere un fisico tonico e restare in forma.
Sono tantissime le mete possibili, ma qual è, tra tutte, la più bella escursione?
Laugavegur, regione montuosa nei pressi del vulcano Hekla, Islanda. La parola che significa “il sentiero delle sorgenti calde” e contiene un sentiero di trekking nella parte sud-occidentale lungo 55 chilometri e con cinque rifugi per rifocillarsi e riposarsi lungo l’itinerario. Il sentiero offre da montagne multicolore a deserti di sabbia vulcanica, valli verdeggianti ed imponenti ghiacciai. Il percorso (tra i 2 e i 4 giorni, a seconda della preparazione fisica) non prevede difficoltà tecniche, ma contano invece le condizioni meteo: piogge, venti fortissimi, neve e nebbia fitta.
Le tappe
- Landmannalaugar -> Hrafntinnusker (12 km, +470 m)
- Hrafntinnusker -> Álftavatn (12 km, +490 m)
- Álftavatn -> Emstrur (15 km, +40 m)
- Emstrur -> Þórsmörk (15 km, -300 m)
La prima tappa collega Landmannalaugar a Hrafntinnusker (circa 3 ore), la seconda conduce da Hrafntinnusker a Álftavatn (in 4 ore), la terza da Álftavatn a Botnar i Emstrum (in 3 ore) mentre l’ultima tappa, la più impegnativa, porta sino a Þórsmörk (in 6 ore).
Ovviamente il percorso può essere effettuato anche in senso contrario. Se dovete prendere l’aereo subito dopo il trekking vi consiglio di farlo da nord a sud. Þórsmörk e Skógar si raggiungono più facilmente coi mezzi, in caso di maltempo a volte capita che la strada per Landmannalaugar venga interrotta, soprattutto a inizio e fine stagione.
L’equipaggiamento per il trekking
L’equipaggiamento è dipendente dal tragitto scelto, dal periodo e dalle condizioni meteorologiche. Se mettete zaino in spalla in estate, vanno portate magliette a maniche corte traspiranti e giacche in goretex e primaloft, materiali sintetici traspiranti progettati proprio per questo tipo di attività. Comunemente non possono mancare zaino, tenda da campo, sacco a pelo, telo di nylon, fornello da campo, stoviglie e posate, buone provvigioni di acqua e di cibo.
Sicurezza
- Essere adeguatamente allenati in rapporto all’impegno prescelto;
- Non andare da soli;
- Informarsi adeguatamente su caratteristiche e difficoltà dell’itinerario e studiarlo preventivamente sulle carte topografiche;
- Lasciare sempre detto dove si è diretti e quale itinerario si intende percorrere;
- Essere iscritto al Cai o avere altra adeguata copertura assicurativa.
- Informarsi preventivamente sulle condizioni meteorologiche; abbigliamento adeguato: evitare le scarpe da ginnastica, portare sempre capi pesanti, giacca a vento ed un cambio di biancheria nello zaino;
- Avere sempre al seguito pila, alimentazione energetica e liquidi di scorta.
ATTENZIONE! Questo tratto di percorso è molto più impegnativo del classico Laugavegur, c’è un notevole dislivello, tratti esposti e passaggi su neve. E’ da affrontare solo se siete fisicamente preparati e attrezzati a dovere. Per maggiori dettagli potete visitare il sito della federazione italiana escursionismo. Buona passeggiata!