La cultura siciliana è antichissima e per buona parte è giunta fino ai giorni nostri grazie a tradizioni e folclore tramandate di generazione in generazione, spesso oralmente. Esistevano un tempo i cantastorie che dalle piazze dei paesi “cuntavano” le gesta dei Pupi, le avventure dell’Orlando Furioso e degli altri Paladini di Francia. I racconti venivano seguiti in una maniera che definiremmo oggi “multimediale”, alla voce narrante del cantastorie si aggiungevano le immagini di battaglie, cavalieri in armatura e paesaggi dipinti a mano su un grande arazzo.
Intorno al diciannovesimo secolo queste celebrazioni popolari conobbero una evoluzione davvero importante; le figure sull’arazzo divennero delle marionette, le piazze divennero dei teatri dove le battaglie narrate si trasformarono in scontri accesi accedevano e coinvolgevano il pubblico. Il fenomeno crebbe in maniera esponenziale e ogni città ebbe il proprio Teatro dell’Opera dei Pupi, un intrattenimento per grandi e piccini e che, in maniera colorita e vivace, ha permesso di tramandare ad intere generazioni una porzione consistente di tradizioni e di storia.
I pupi sono delle vere e proprie opere d’arte, delle sculture piuttosto che semplici marionette; agghindati con armature rilucenti, pennacchi variopinti e costumi sontuosi. I personaggi rappresentati erano numerosi, dai celebri Orlando e Rinaldo, il Re Carlo Magno, la bella e contesa Angelica e una schiera di agguerriti saraceni. Immancabile tra una battaglia e l’altra il momento della farsa, quando entravano in scena personaggi comici e caricature (sempre Pupi) per la gioia e l’ilarità dei più piccoli.
Con il progresso tecnologico, l’avvento del cinema e delle televisioni, il successo dei Pupi Siciliani è inevitabilmente e progressivamente scemato, destinato all’oblio. Ma grazie alla passione e alla volontà di alcune famiglie di “Pupari” questa forma d’arte è giunta fino ai giorni nostri. Con tenacia questi artisti hanno mantenuto viva la tradizione del “Cunto”, tanto da farla annoverare tra i Patrimoni orali ed immateriali dell’Umanità UNESCO.
Tra queste famiglie di artisti spiccano i Cuticchio di Palermo, i Napoli di Catania, i Gargano di Messina e i Mauceri di Siracusa. In molte città siciliane si possono visitare mostre e musei etnografici che custodiscono splendide collezioni di pupi di pregiata fattura. I Pupi e le rappresentazioni dei Paladini di Francia vengono spesso inseriti negli itinerari turistici o vengono proposti come approfondimenti per le scolaresche in visita alle città siciliane.