Riqualificazione e materiali alternativi per progettare strutture ecologiche che hanno a cuore la natura.
Indice dei Contenuti
I musei sono tra gli edifici pubblici responsabili del maggiore spreco di energia. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando fortunatamente: non mancano musei attenti al risparmio energetico. Un impianto fotovoltaico consente di convertire l’energia solare proveniente dai raggi in energia elettrica. Negli ultimi anni c’è stato un forte sviluppo di questo tipo di impianti, sia in ambito aziendale sia nel settore domestico. Nel museo romano Explora sono stati installati due impianti fotovoltaici che producono ogni anno 40mila kWh di elettricità pulita. A Parigi il Quai Branly Museum, il museo più importante nel mondo dedicato alle arti e alle civiltà primitive di Africa, Asia, Oceania e delle Americhe è famoso per il grande muro vegetale di 800 mq con 15.000 piante di 150 differenti specie provenienti da Giappone, Cina, Europa centrale e Stati Uniti che riveste la facciata rivolta verso la Senna. Il museo della frutta, unico nel suo genere a Torino, si trova in un’ala del Palazzo degli Istituti anatomici accanto al Museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso”. Ci sono 56 varietà di albicocche, 9 di fichi, 295 di mele, 501 di pere, 98 di pesche, 70 di susine, 6 di pesche noci, 20 di prugne, 44 di uva, qualche mela cotogna e melograno e ancora ciliegie, fragole, mandarini, aranci, limoni. Non mancano gli ortaggi: 50 varietà di patate, alcuni esemplari di rapa, barbabietola, carota, pastinaca. L’apoteosi della biodiversità!
Ecco una lista dei musei più green del mondo:
MUSE, il Museo delle Scienze a Trento
Gli 11 blocchi, che ricordano le vette circostanti, è una successione di spazi e volumi che creano un inimmaginabile senso di circolazione: il percorso di visita si snoda dall’alto verso il basso, tra i quattro piani fuori terra e i due interrati. L’edificio, firmato Renzo Piano, è orientato alla filosofia green grazie allo sfruttamento di energia solare e geotermica tramite celle fotovoltaiche, pannelli solari e sonde a scambio termico. Anche nei materiali l’avversione alla circostanze ambientali sono state rispettate: sono stati privilegiati quelli facilmente rinnovabili come il bambù per i pavimenti e il legno per le parti strutturali e quelli locali come la pietra Verdello.
Fondazione Arnaud
L’edificio si specchia nel lago di Louchè. Composto da 84 finestre solari, è situato nella località svizzera di Lens (Crans-Montana) e sviluppato su 1.000 metri quadrati di esposizione. I grandi pannelli fotovoltaici della facciata producono è in media di 15 mila chilowattora l’anno garantendo l’isolamento termico ideale per le opere d’arte. Porta la firma dell’architetto Jean-Pierre Emery, e progettato nel massimo rispetto dell’ambiente e dei criteri di efficienza energetica.
California Academy of Science
Il complesso è considerato il museo più sostenibile del mondo in virtù delle 55mila celle fotovoltaiche che forniscono il 15% dell’energia necessaria. Situato nei pressi del Golden Gate Bridge (San Francisco), è famosissimo il tetto verde di 50 mila metri quadrati, composto da 1,7 milioni di piantine autoctone della California, che consente un isolamento termico di grande efficienza e il recupero dell’acqua piovana. I materiali per la costruzione provengono dalla demolizione della precedente Academy e l’acqua dell’acquario è prelevata direttamente dall’Oceano Pacifico.
Museo di Storia Naturale di Shanghai
Lo spettacolare edificio progettato dallo studio londinese Perkins+Will sorge all’interno dello Jing’an Sculpture Park, sviluppato su un’area di 44.500 metri quadrati. Il complesso, si compone di sei piani espositivi e vanta un luminosissimo atrio di 30 metri di altezza. Il Museo di Shanghai è famoso per il sistema geotermico che regola la temperatura interna, gli specchi d’acqua che favoriscono la climatizzazione naturale degli ambienti e un rivestimento che massimizza l’assorbimento dell’energia solare.
Attraverso questa mini guida, vogliamo ispirare al turismo sostenibile, capace di bellezze straordinariamente affascinanti. Buone vacanze!